In Piazza San Pietro all’udienza generale di Papa Leone. È iniziata cosi la mattinata dei Pellegrini delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca giunti a Roma per il pellegrinaggio alla Porta Santa e alla Tomba di Pietro nell’anno del Giubileo della Speranza mercoledì 10 settembre.
La pioggia caduta copiosa in attesa del Pontefice, ha lasciato il posto alla festa e all’entusiasmo della Piazza quando Papa Leone ha iniziato il giro in papamobile tra i settori.
Con i pellegrini dell’Alto casertano anche una rappresentanza di Sindaci.
Papa Leone ha commentato il Vangelo della Passione, proseguendo il cliclo di catechesi sulla speranza: “Sulla croce Gesù non muore in silenzio, come una candela che si consuma, ma lascia la vita con un grido”.
“Non è un grido di disperazione – ha proseguito Papa Leone – ma l’ultima tappa di una vita donata fino in fondo; verità che resta fino all’ultimo. È in quell’uomo straziato che si manifesta l’amore più grande, la verità di un Dio che non resta distante, ma che si fa vicino pienamente al dolore dell’uomo.
È grido di dolore e di speranza, una speranza che non si rassegna; Gesù non ha gridato contro il Padre, ma verso di Lui”.
Al termine, il saluto ai pellegrini presenti ricordando tra i tanti quelli delle Diocesi dell’Alto casertano. Applausi e cori si sono levati in risposta esprimendo la gioia e l’entusiasmo di essere con il Papa, in ascolto del suo Magistero e con lui a pregare per la pace, per il bene.
Dopo l’udienza generale i gruppi – nuovamente sotto la pioggia battente – si sono messi in cammino per attraversare la Porta Santa.
Una lunga fila di giovani, anziani, bambini, religiosi e sacerdoti, durata oltre i tempi previsti, ha fatto ingresso in Basilica.
La preghiera, la commozione, la serenità dell’incontro con la Misericordia di Dio hanno predisposto i fedeli alla celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Giacomo Cirulli.
Sul Vangelo delle Beatitudini il Pastore ha aperto la strada dei ‘suoi’ fedeli al tema della gioia piena, della felicità che è nell’unica scelta di vita possibile, “come stamattina ci ha ricordato Papa Leone, la strada della Croce, fare sulla terra, nell’esperienza umana di ogni giorno, la volontà di Dio”. “Cercare le cose di lassù, come ci ha ricordato l’apostolo Paolo – ha proseguito – non è separarsi dall’esperienza terrena ma in essa vivere secondo il piano di Dio per noi, scegliendo il Vangelo”.
Mons. Cirulli di fronte ai numerosi pellegrini giunti dall’Alto casertano non ha trattenuto l’emozione del momento: “siete tantissimi, ed è bellissimo. Il nostro essere qui in pellegrinaggio, insieme le tre Diocesi, vuole essere un atto di affidamento a Dio, guidati dal suo Spirito, perché accolga di noi ogni limite e fragilità”.
Al termine della Messa, parole di gratitudine ai partecipanti, agli organizzatori del pellegrinaggio, ai disabili che il Papa ha incontrato personalmente, ai sindaci che si sono affiancati alle loro comunità.
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