“Carissimi fratelli e sorelle in Cristo. Ancora una volta abbiamo dimostrato una maturità ed un senso civico straordinari; nonostante il drammatico momento storico, segnato da grande dolore e sofferenza per tutti, abbiamo sperimentato che l’emergenza sanitaria è anche stato un tempo in cui l’epidemia sanitaria ha rotto ogni schema e ha fatto riconsiderare il modello di vita, la qualità delle relazioni e il senso della fede”: inizia così la lettera del Vescovo S. Ecc.za Mons. Orazio Francesco Piazza indirizzata ai Vicari, sacerdoti, diaconi, religiose, confraternite, associazioni e movimenti, alle aziende del territorio e ai fedeli laici. Un ringraziamento per quanto realizzato con l’iniziativa ‘Un ventilatore per la vita bis’, la raccolta fondi coordinata dalla Caritas diocesana di Sessa Aurunca che, in meno di un mese, ha permesso l’acquisto, di presidi necessari all’accoglienza e alla cura dei malati donati all’Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca: cinque generatori di alto flusso con manometro; due caschi CPAP con valvola e tubo misura L, otto caschi CPAP con valvola e tubo misura XL, mascherine, camici per i visitatori e copriscarpe monouso.
“Questo nuovo tempo – continua il Vescovo – ci ha spinto concretamente a cooperare, a fare rete, a confrontarsi sui percorsi e sulle modalità da seguire, a fondere le risorse per una più equa distribuzione. È questa la nuova sfida per la cura di una umanità distratta, per ridare decoro e possibilmente futuro a chi è stato meno fortunato, secondo le aspirazioni e le capacità di ciascuno. Sappiamo che l’attenzione della Chiesa, che vive nella Carità, non può far fronte da sola a un mondo così trasformato e a una situazione così grave: la concretezza della solidarietà aiuta, ma è convincimento di tanti che è il momento di mettere in campo nuovi strumenti non solo legati alla Carità; ingegnarsi per far crescere la coscienza della partecipazione attiva per rinnovare la società, la politica, le strutture economiche, nella speranza di reali cambiamenti. La carità non si fermerà. Le attività e le idee di chi per missione ha scelto il prossimo non si arresteranno. Però la campana della speranza, potrà suonare ore più lieti se insieme riusciremo a scuotere la coscienza comunitaria, capace di disegnare un futuro diverso come Comunità e come cittadini. Di cuore ringrazio ognuno di voi sapendo che il vostro comportamento è fucina di ali, necessarie per volare in alto”.
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