Vita Consacrata, uomini e donne che coltivano la speranza

Celebrata a Sessa Aurunca la XXVIII Giornata mondiale di preghiera per la Vita consacrata

Lo scorso 2 febbraio, giorno in cui ricorre la Presentazione di Gesù al Tempio e la XXVIII Giornata Mondiale di preghiera per la Vita consacrata, presso la Cattedrale di Sessa Aurunca, mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la celebrazione eucaristica, affiancato da don Emilio Salvatore, vicario episcopale per la Formazione, la Cultura e le Comunicazioni sociali. Al cospetto di un consistente numero di religiosi e religiose provenienti dalle diocesi guidate dal Pastore di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, il Vescovo riflette sulle figure di Simeone ed Anna, custodi del Tempio, che attendono con entusiasmo il Messia riconoscendolo nel Bambino portato lì dai genitori: “Simeone ed Anna – ha spiegato – appartengono al resto di quei veri credenti che anche di fronte alle difficoltà più grandi credono che il Signore deve venire, e lo attendono pregando e rendendosi disponibili all’azione dello Spirito Santo che per mezzo della Scrittura parla agli uomini”.

 

La fede inossidabile e la speranza entusiasta fanno di Simeone e Anna esempi dell’autentica cristianità che caratterizza gli uomini e le donne che come loro riconoscono la “concretezza dell’incarnazione”. Coloro che credono nella presenza di Dio nel mondo, nonostante le guerre e le ostilità che lo attanagliano, sono “fiaccole accese che testimoniano che il Signore c’è”. Con queste parole il vescovo Giacomo si rivolge alle suore, alle monache e ai frati presenti alla funzione, invitandoli a dare sempre più linfa alla vita pastorale delle comunità in cui si trovano e, in modo particolare, esortando tutti a pregare perché possano affermarsi nuove vocazioni religiose, purtroppo in riduzione.