Disposizioni per la graduale ripresa delle attività pastorali – Estate 2021

Ai Presbiteri, Diaconi, Religiosi/e e Laici
della Diocesi di Sessa Aurunca

Carissimi fratelli e sorelle, pace e gioia nel Signore Gesù, nostra unica speranza.
L’attuale fase pandemica e la campagna vaccinale in corso, ci fanno guardare con speranza al futuro e alla graduale ripresa delle attività pastorali. Pertanto, in ossequio al Protocollo d’Intesa tra il Governo italiano e la Conferenza Episcopale Italiana del 07/05/2020 Protocollo riguardante la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo e successive integrazioni,  considerate le mie Disposizioni per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo del 15/05/2020 prot.08DV/2020 e successive integrazioni, udito il parere del Consiglio Episcopale/Collegio dei Consultori e l’Assemblea del Clero; a norma del can. 838 § 4 del c.j.c., con la presente

DISPONGO CHE:

1. Da lunedì 7 giugno 2021 è consentita la riapertura di tutti i luoghi di culto insistenti sul territorio della nostra Diocesi e sono consentite le Celebrazioni ed attività liturgiche tenuto conto delle condizioni previste dal Protocollo ministeriale e dalle mie Disposizioni per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo del 15/05/2020 prot.08DV/2020 e successive integrazioni.

2. Ogni Legale Rappresentante del luogo di culto (Parroco, Priore, Religioso, ecc.), come già stabilito per le Chiese parrocchiali e Santuari, individui la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza che deve essere pari ad un metro laterale e frontale. All’ingresso venga affisso un manifesto con le indicazioni essenziali: numero massimo di partecipanti, divieto per chi abbia sintomi influenzali/respiratori o temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C o sia stato a contatto con positivi a SARS-CoV-2, l’obbligo di rispettare il distanziamento previsto, l’igienizzazione delle mani, l’uso di dpi a partire da una mascherina. Le prescrizioni previste dal Protocollo sono così sintetizzabili:

a) Vanno evitate forme di assembramento anche in sagrestia e sul sagrato;
b) L’accesso agli edifici di culto va regolato con l’ausilio di volontari e/o collaboratori muniti di idonei dpi e con segno di riconoscimento per il servizio. All’ingresso vanno resi disponibili liquidi igienizzanti;
c) Dove è possibile vanno diversificati gli accessi, ingresso e uscita, garantendo la distanza interpersonale di almeno 1,5 metro;
d) I fedeli devono indossare le mascherine per l’intera celebrazione;
e) Va ricordato a tutti i fedeli che non possono accedere alla celebrazione coloro che presentano sintomi influenzali/respiratori o una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C o siano stati a contatto con persone positive al Covid-19;
f) Venga favorito l’accesso alle persone diversamente abili con percorsi e spazi dedicati;
g) I luoghi e gli arredi sacri vanno opportunamente igienizzati al termine di ogni celebrazione con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria. Le acquasantiere devono rimanere vuote.

3. Per le celebrazioni di Battesimo, Cresima, Prima Comunione, Matrimonio, e per l’Unzione degli Infermi e delle Esequie si tengano presenti le attuali prescrizioni canoniche e governative.

4. Per le Esequie continuano ad essere vietati i cortei ed assembramenti, sia in ingresso che in uscita. Pertanto, non è possibile il corteo funebre dalla casa del defunto alla chiesa e dalla chiesa al cimitero. Inoltre, a tal proposito, ribadisco quanto già indicato nel Rito delle Esequie 2011, Precisazioni CEI, 6 circa il divieto di «ricorso a testi o immagini registrati, come pure l’esecuzione di canti o musiche estranei alla liturgia». È opportuno che durante la celebrazione, dalla monizione introduttiva all’ultima raccomandazione e commiato, non sono consentiti interventi sia di familiari o di convenuti: brevi parole di cristiano ricordo nei riguardi del defunto eventualmente siano pronunciate solo dal celebrante.

5. Le feste patronali continuano ad essere sospese nel loro aspetto esterno. Non sono, dunque, consentite collette esterne ai fini di tali feste patronali. Si continui a dare solennità alla Celebrazione Eucaristica ed altri momenti di preghiera statica. Per eventuali celebrazioni all’aperto, in modo da consentire maggior afflusso di persone, è possibile la traslazione del sacro simulacro, in forma privata e senza concorso di popolo, dalla Chiesa al luogo della celebrazione.

6. Sono consentite attività di catechesi e di formazione in presenza, per Curia, Parrocchie, Confraternite, Movimenti ed Associazioni ecclesiali, nel rispetto delle attuali prescrizioni canoniche e governative.

7. Ricordo, infine, l’obbligatorietà delle suddette disposizioni con le consequenziali responsabilità canoniche, civili e penali.

Chiedendo a Dio, trino ed unico, e a Maria, Avvocata del nostro Popolo, la fine di questa complessa pandemia, confermo la sollecitazione a coerente responsabilità e alla prudenza, mentre ringrazio di cuore quanti continuano, non senza grandi difficoltà, nell’impegno della tutela della salute di tutti in un momento di grande incertezza e rischio. Con l’aiuto del Signore Gesù, vivano in noi fede retta, speranza certa e generosa carità.

A ciascuno la mia benedizione paterna.

 

Sessa Aurunca, 04 giugno 2021

+ Orazio Francesco Piazza

Il Cancelliere Vescovile
Don Michelangelo Tranchese

 

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