Il Vescovo di Sessa Aurunca Monsignor Orazio Francesco Piazza rilancia il tema della ripartenza della attività economiche a Mondragone.

E mette in guardia sulla necessità di scongiurare il rischio di un crollo delle presenze turistiche a causa del nuovo focolaio di coronavirus

Il vescovo di Sessa Aurunca monsignor Orazio Francesco Piazza rilancia il tema della ripartenza della attività economiche a Mondragone. E mette in guardia sulla necessità di scongiurare il rischio di un crollo delle presenze turistiche a causa del nuovo focolaio di coronavirus scoppiato in un complesso residenziale di Mondragone, popolato soprattutto da immigrati bulgari, anche per le tensioni sociali e per azioni scellerate di violenza estranee alla cultura ed all’essere più autentico del popolo di Mondragone, “di cui conosco bene la cultura e lo spirito di accoglienza. La definizione di questo momento sanitario – afferma monsignor Piazza – è il presupposto di ogni ripresa delle attività economiche. Apre ad ogni possibile sviluppo per un’economia che segna evidenti momenti di preoccupazione. Questo è il tempo della responsabilità e dell’attenzione.
L’intervento deciso e tempestivo per il contenimento della diffusione del contagio deve passare attraverso la collaborazione di tutti, per evitare il rischio di una nuova propagazione. La comunità di Mondragone sta rispondendo con consapevolezza e responsabilità e deve evitare ogni forma di interferenza da parte di chi ha tutta la convenienza al degrado sociale e civile ed alimenta violenza e forme di odio”.
Il presule invita poi i turisti a tornare a Mondragone. “Non vorrei che una difficoltà evidente, limitata ad una specifica zona, diventi l’occasione per rovinare l’immagine di un territorio che vive di turismo e cultura. Un’esperienza negativa non cambia il bello e le potenzialità di un territorio ospitale, ricco di potenzialità e che si attende adesso il ritorno dei suoi turisti. I turisti possono tornare in questi luoghi. Come sempre troveranno una terra ospitale dove potranno trascorre una vacanza serena che riconcilia con se stessi e con la qualità della vita”. Infine, è esplicito l’invito del vescovo ”nell’incoraggiare la determinazione degli operatori economici del territorio a rilanciare le bellezze della zona e nel riaffermare l’invito a riscoprire Mondragone e le sue qualità”.