Emergenza nuovo Coronavirus. La vicinanza del Vescovo a medici, infermieri e personale sanitario

“Siete pietre vive di quelle mura portanti a cui si affida la salute di tutti”

Cresce anche in provincia di Caserta il numero di persone risultate positive al Covid-19. Secondo gli ultimi dati diramati dall’Asl di Caserta sono 430 le nuove positività che si vanno ad aggiungere alle 6.563 registrate fino a ieri. Una curva epidemica che sta crescendo sempre più. Un’emergenza alla quale stanno lavorando senza sosta medici, infermieri e personale sanitario. Ed è proprio a loro che il Vescovo S. Ecc.za Mons. Orazio Francesco Piazza rivolge due messaggi di vicinanza e sostegno.

Ai medici: “In questo momento così delicato, in cui venite messi veramente a dura prova, molto spesso si crea tanta confusione ed è facile cadere nello scoramento. Siete persone impegnate in prima linea e siete chiamati a dare il meglio di voi soprattutto in questo momento: non vi dovete scoraggiare, io vi accompagno con la mia preghiera, il mio sostegno, l’impegno a sensibilizzare quanto più possibile i sacerdoti, le persone e le comunità. Sappiamo bene come è la situazione, peggiorando crea veramente un impegno al limite delle vostre possibilità umane però siete già stati testimoni di qualità e soprattutto il vostro impegno è apparso luminoso davanti agli occhi di tutti. Vi prego resistete! Mantenete l’impegno con la massima dedizione e fate sapere le vostre necessità perché tutte le comunità debbono conoscere che cosa significa impegnarsi sul fronte medico in questi momenti così drammatici e difficili. I primi a subire le più grandi difficoltà siete proprio voi, voi che siete chiamati a rispondere e a dare speranza, dovete avere tanta speranza nel cuore. La mia preghiera, quella dei sacerdoti e delle comunità sarà intensa per voi, non vi abbattete, mi raccomando resistete al vostro posto e non ho da dirvi che dovete essere prudenti perché siete preziosi per tutti quanti. Il vostro impegno si va a centuplicare per la vostra generosità, per la dedizione, la professionalità di cui siete capaci. Mi raccomando: date il meglio di voi con massima prudenze e resistete. Non cadete nello scoraggiamento perché spero vi arrivi questa nostra presenza che con tutto l’affetto e la benedizione del Signore deve entrare nel vostro cuore. Vi abbraccio, il vostro Vescovo”.

 

Al personale infermieristico, sanitario e parasanitario: “Carissimi infermieri e personale sanitario, impegnati a sostegno di questa comunità viva che in questo momento sta vivendo ore drammatiche non siete in seconda linea, siete quelle mura portanti di un edificio a cui si affida la salute di tutti. Siete pietre vive di questo edificio, compattate da quell’impegno, da quella responsabilità e professionalità che vi danno valore e onore. Mi raccomando in modo particolare proprio a voi perché siete quotidianamente e costantemente, giorno e notte, impegnati nel contatto diretto e vivo con le persone ammalate. Loro si affidano e chiedono a voi non solo la prestazione professionale ma quello sguardo di speranza che non deve mai scomparire dal vostro volto, anche se siete stremati, stanchi, sovraccarichi di lavoro, date anche un sorriso: costruitelo con l’impegno massimo del vostro cuore.

A noi chiediamo di sostenervi, di pregare per voi, di chiedere la protezione della vostra salute e voi ovviamente, in questa condizione così precaria e difficile, come ho detto ai medici, resistete! Continuate a dare la vostra bella testimonianza. Noi vi sosteniamo con l’affetto, la preghiera e il riconoscimento di quanto fate. Non badate ad altro se non a questa volontà di saper dare il meglio di voi in questo momento. Io vi dico grazie, grazie, grazie a nomi di tutti: non solo di quelli che vengono presso l’ospedale per le cure ma lo dico a nome di un territorio che, inevitabilmente, si trova in questo momento a vivere forse l’ora più buia della propria esperienza. Ma noi siamo carichi di speranza, abbiamo nel cuore la certezza che non saremo soli e il Signore ci dà la presenza Sua provvidenziale anche attraverso la vostra opera. Vi abbraccio con tutto il cuore, il Vostro Vescovo”.