Quaresima 2021, prima tappa: la suggestione illusoria che seduce e la consolazione che dona equilibrio.

La suggestione illusoria che seduce e la consolazione che dona equilibrio, è questo il tema della prima tappa dell’itinerario di meditazione e spiritualità con il nostro Vescovo S. Ecc.za Mons. Orazio Francesco Piazza per la Quaresima 2021 “Convertire” il cuore verso Dio e verso i fratelli.

 

II Domenica di Quaresima

Seduzione – Consolazione

 

È la prima tappa del nostro itinerario spirituale. In questo deserto quaresimale, “il bada a te stesso”, che ha avviato il comune cammino, dovrà significare attenzione a tre livelli: nel cuore, nelle relazioni, nella vita. Utilizziamo, in questo impegno, i mezzi per vincere la personale battaglia seguendo le indicazioni date dalla Parola di Dio: digiuno, preghiera e carità. Sono mezzi ma anche condizioni di vita, quale riverbero nella situazione personale, relazionale e nei vari ambiti esistenziali, appunto per modificare le concrete situazioni in cui siamo immersi.

La prima tappa ci illumina sulla prima suggestione/tentazione proponendo, come meta dell’impegno di trasformazione quaresimale, una corrispondente consolazione. Ignazio di Loyola al n. 314 dei suoi Esercizi Spirituali, detta il ritmo di questo percorso: nelle persone che sono attente alla purificazione del cuore, la suggestione vuole generare opacità, penombra, un velo che aliena la visione impedendo di leggere realisticamente la situazione personale e la vita. Cosa produce questa suggestione? La proposta di soddisfazioni apparenti che sembrano esaudire le aspettative: siamo condotti a distrarci da noi stessi attraverso suggestioni imposte, poi trasformate in desiderio, in bisogno. Ci seduce, il Tentatore offrendo una illusoria realtà, mascherando la vera bellezza della persona e della vita.

A memoria di tale tentativo ho spesso richiamato che “non sono le cose a riempire il cuore, ma le persone”. Le cose possono riempire la casa, spesso intasandola e divenendo poi scarto, rifiuto, senza conservare il fascino che spingeva a desiderarle. Le persone, al contrario, riempiono il cuore e la vita e la bellezza della loro presenza rimane consolidata. Ciò dimostra che la seduzione illusoria, spingendo al desiderio superficiale, sposta il baricentro della nostra attenzione dalla persona alle cose, dal fondamentale all’effimero. Quante cose ci attraggono e ci disorientano, soprattutto in questo tempo consumistico che spinge a l piacere effimero, togliendo al piacere la sua bellezza e consistenza. Come facilmente si cade in questa suggestione che crea opacità nel cuore e pone un velo sulla vita spingendo a scelte dagli effetti deleteri, devastanti, negativi, spesso irreversibili, che generano voragini nella persona, nelle relazioni, nella vita.

Al contrario, la consolazione a cui fa approdare il sacrifico della verifica e della reale trasformazione della persona, in tutte le sue dimensioni, impegna, come conferma Sant’Ignazio, a contrastare questa azione illusoria che lega il desiderio alle cose creando una falsa immagine di sé. Desideriamo acquisire status symbol per percepirsi e offrirsi con l’immagine di persone vincenti, che hanno tutto nella vita: è la banalità dell’illusione; in realtà ci è sottratta la vita e la libertà di un cuore in equilibrio e pronto a sapersi negare le cose. La proposta della consolazione passa dal sacrificio, dalla libertà della rinuncia e produce un effetto duraturo, efficace, concreto. Cosa chiede? Una coscienza vigile, una ragionevolezza critica, che punzecchia l’amor proprio, fa luce sulla vera identità della persona, delle relazioni, della vita. Chiede di agere contra – come sottolinea S. Ignazio di Loyola – di fare “l’esatto contrario” di ciò che la tentazione propina e offre a buon mercato.  Questa azione di vigilanza e contrasto, che sveglia dalle illusioni, interroga concretamente su quanto ci seduce: “Qual è il fine di questi desideri? a cosa conducono? Appunto da tali domande inizia il percorso di liberazione dai mille legacci delle suggestioni illusorie. Potremo vedere, con più chiarezza, cosa rimarrà e, soprattutto, in che condizione saremo come persone. È il richiamo a rintracciare le vere ragioni del cuore, nella trasparenza della coscienza.

 

Potremmo sintetizzare dicendo: la desolazione, in qualche modo, nasce perché siamo illusi dalle cose a cui ci leghiamo e la tentazione in esse imprigiona, generando aspettative di fatto poi inconsistenti. La coscienza vigile, la ragione del cuore, che rimorde in noi stessi, chiama al realismo illuminato da una prospettiva non effimera, quella della Parola di Verità che illumina e non nasconde la vita. Per questo la consolazione del cuore, illuminato dalla Parola, genera equilibrio nella persona e nella vita. La seduzione imprigiona, la consolazione libera, riconsegnandoci equilibri perduti.